LinkedIn InMail è da tempo uno strumento fondamentale per i professionisti delle vendite e del reclutamento. Offre un accesso diretto ai potenziali clienti al di fuori della propria rete di contatti e, se ben fatto, può dare risultati. Ma nel 2025, affidarsi alla sola posta elettronica non è sufficiente per riempire le pipeline o prenotare gli incontri.
I decision maker sono più impegnati, le caselle di posta sono più affollate e gli acquirenti si aspettano un coinvolgimento personalizzato e multi-touch. È qui che entra in gioco l'outreach multicanale, che combina LinkedIn, e-mail e altri punti di contatto.
Ecco perché l'utilizzo dell'InMail in modo isolato è insufficiente e come le strategie multicanale consentono di ottenere un maggior numero di risposte.
Anche con il posizionamento premium di LinkedIn, i benchmark di InMail sono in calo. I destinatari sono più selettivi nel rispondere ai messaggi, soprattutto se questi vengono percepiti come templati o transazionali.
I crediti InMail limitano il numero di messaggi che possono essere inviati ogni mese. Per i team che cercano di scalare l'outreach, questo limite rende difficile mantenere un volume costante.
Molti clienti riconoscono l'InMail come un canale di contatto sponsorizzato. Questo può creare scetticismo rispetto a una richiesta di connessione naturale o a un'e-mail ben calibrata.
I potenziali clienti raramente rispondono dopo un solo messaggio. Utilizzando più canali, si creano diverse opportunità di coinvolgimento senza fare spam. Ad esempio:
Alcune persone vivono nella loro casella di posta elettronica di LinkedIn. Altri controllano le e-mail in modo più costante. L'outreach multicanale vi assicura di raggiungere gli acquirenti nel luogo in cui è più probabile che rispondano.
Invece di inviare tre e-mail di fila a un potenziale cliente, è possibile progettare flussi di comunicazione che abbiano un tono colloquiale:
Questa varietà imita la naturale comunicazione aziendale ed evita la fatica del "copia-incolla" che i potenziali clienti percepiscono immediatamente.
L'InMail è uno strumento potente, ma è solo un pezzo del puzzle. Nell'affollato panorama odierno delle attività di outreach, le agenzie e i team che vincono gli incontri sono quelli che gestiscono sequenze multicanale in grado di creare fiducia, fornire valore e incontrare i potenziali clienti dove si trovano.
Invece di chiedersi "Come posso far funzionare meglio l'InMail?", la domanda più intelligente nel 2025 è: "Come posso combinare l'InMail con altri touchpoint per massimizzare le risposte?".
La risposta è la multicanalità.